Il pesce crudo fa bene? la risposta è Si!
Anche se il primo pensiero che viene in mente quando si sente parlare di pesce crudo va al sushi, al Giappone e all’Oriente, il famoso cibo degli Dei che da lontano è approdato anche in occidente, in realtà la tradizione italiana del pesce crudo è antica quanto quella orientale e di sicuro non ha niente da imparare né da invidiare alla cucina nipponica.
Oggi, tuttavia, il consumo di pesce crudo è diffuso sotto forma di carpacci, tartare e piatti appartenenti a tradizioni gastronomiche lontane, come il sushi, il sashimi e il cirashi (giapponesi), il cebiche (del sud America) o il gravlax (dei paesi nordici). Le specie che più si prestano al consumo da crudo sono:
- Tonno,
- Ricciola,
- Dentice,
- Orata,
- Capesante,
- Seppie,
- Aragosta,
- Astice,
- Gamberi,
- Scampi
- Salmone.
Perché mangiarlo?
Il pesce è un alimento altamente benefico per il nostro organismo, del resto il detto è: “sano come un pesce” no?
Ne beneficiano ossa, cervello, umore…
Il consumo di pesce crudo in particolare ha enormi benefici: il patrimonio di Omega-3, acidi grassi termolabili, resta inalterato e le qualità nutritive vengono preservate. È stato dimostrato che gli Omega 3 contenuti nel pesce hanno un effetto positivo anche sull’umore.
Attraverso una serie di esperimenti, gli scienziati hanno messo in luce che questi acidi grassi polinsaturi agiscono sui meccanismi nervosi che influiscono sulla depressione.
Grazie agli Omega 3 l’umore migliora e diminuisce l’ansia!
Inoltre il consumo crudo consente l’assunzione di calcio, che rinforza le ossa prevenendo l’osteoporosi, di ferro che toglie la stanchezza e di fosforo, iodio, sodio e fluoro. Il pesce crudo è un alimento ricco anche di proteine e vitamine come la vitamina B1, B2, B5 e la vitamina E.